I Monti Lessini all’insegna dell’uva Durella
I Monti Lessini è la terra dell’uva Durella. Un territorio considetto “gioiello”, ricco per la diversità di terreni donando un ventaglio di sfumature del vitigno autoctono Durella.Comprende l’estensione di 20 000 ettari, tra Val d’Illasi, val Tramigna, val d’Alpone in terre veronesi; Val di Chiampo, valle dell’Agno, val Leogra in provincia di Vicenza e riserva un vino di nicchia con una storia che tramanda nel tempo.
I Monti Lessini, o “ le montagne Veronesi “cosi come tanti altri territori italiani- porta con sé tante memorie e rivelano tesori a quelli che si recano.
Sono adornati dolci colline e monumenti storici che ispirano l’immaginario collettivo, come le storie d’amore scritte da Luigi dal Porto, ispirando la cosiddetta tragedia di Shakespeare, Romeo e Giulietta, donando cosi il nome del castello in Montecchio Maggiore.
Formato un sito geologico dall’età Eocene come tuffi basaltici risultati da successive colate laviche da un vulcano ormai spento a migliaia di anni che costituiscono la base del suolo di un vino spumante che conquista il suo spazio nel mercato come più rappresentativi dal punto di vista qualitativo, la Durella.
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Il Territorio della Durella
Denominata Durella, vitigno autoctono dei Monti Lessini risalgono i suoi vestigi citati negli Statuti di Costozza del 1290. La denominazione deriva dal latino Durus Acinus che deriva dalla sua caratteristica dello spessore della buccia dove l’acidità era talmente alta che utilizzavano una aggiunta di acqua per riuscire a sorseggiarla.
Vale considerare che le zone collinari proporzionano una escursione termica ottimale, esposizione al sole con massimo 500 m.s.l.m. di altezza, rendono una interessante produzione a livello qualitativo sopratutto per vini spumanti. In totale sono 300 produttori di conduzione famigliare, che rivelano vini davvero emozionanti che racconterò successivamente.
La Disciplinare DOC Monti Lessini
Appartiene oggi alla DOC Monti Lessini, creata dal 1987 dove comprende la disciplinare:
Il vino a denominazione di origine controllata “Lessini Durello” o “Durello Lessini” deve essere ottenuto da uve provenienti da vigneti Durella per almeno 85%; possono concorrere, da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 15%, i vitigni Garganega, Pinot bianco, Chardonnay, Pinot nero.
Riservando un punto di incontro per gli esperti appassionati – perfetto per chi vuole destinazioni meno popolari in ricerca di convivialità e cultura.
La produzione della Durella
Durante gli anni, i viticultori hanno imparato a “domare” l’acidità della Durella che è prodotta nelle versioni ferma, spumante in autoclave (metodo italiano charmat), metodo classico e anche si trovano alcune versioni in passito.
Molti sono i motivi che le aziende scelgono come preferito il metodo di provenienza francese, ovvero il metodo champenoise. Si tratta di valorizzare l’acidità caratteristica dell’uva e trasformarla utile per il processo di fermentazione che, d’accordo con la disciplinare dispone di minimo 36 mesi in bottiglia.
Monti Lessini dedica un poco piu di 400 ettari per le vigne Durella un territorio ubicato tra Vicenza e Verona, con poco piu di 30 produttori di conduzione famigliare.
Una scoperta in un territorio quasi incontaminato ci spinge a creare itinerari, una zona che merita a tutti gli effetti studio e contemplazione.
Esplorare i Monti Lessini
I Monti Lessini custodiscono un patrimonio geologico – storico e paesaggistico da togliere il fiato. Vale conoscere e esplorare il territorio in tutte le stagioni, le cantine sono preparate ad accogliere il pubblico su prenotazione.
I curiosi affamati di scoperte inedite possono accontentarsi con la visita ai Basalti colonnari del Parco San Marco, formazioni geologiche piuttosto rare e sono costituite da un insieme di colonne prismatiche nate da un veloce raffreddamento del magma con l’aria.
I Castelli Giulietta e Romeo
A Montecchio Maggiore potete notare i famosi Castelli Romeo e Giulietta, ma che non si riferiscono alla coppia romantica della tragedia di Shakespeare, ma si tratta di due fortificazioni costruite in epoca feudale risalenti ai primi anni del Mille.
Per la sua posizione sopraelevata rispetto alla valle percorsa dalla strada Postumia che da Vicenza porta a Verona il colle “Monticulus” risulta fortificato già in epoche molto antiche.
Nel 1311 Montecchio passa, assieme a Vicenza, sotto la dominazione scaligera (Verona). A partire dalla metà del 1300, Cangrande II della Scala inizia un’ opera di ricostruzione e potenziamento di ciò che restava del precedente castello, la cui ubicazione è ancora incerta, edificando anche un secondo castello e includendo entrambi in un complesso fortificato da mura, di cui attualmente non resta alcuna traccia. Dal 1387 al 1404 i castelli passano in mano ai Visconti di Milano e successivamente alla Repubblica di Venezia (1404) che distrugge essa stessa i castelli durante la guerra della Lega di Cambrai, nel 1514, con colpi di bombarda ancora visibili sulle mura del castello della Bella Guardia.
Fino al 1742 i castelli non sono più utilizzati e cadono in rovina. Nel 1742 il Comune di Montecchio li acquista da Venezia per 200 ducati, e avvia i primi restauri a partire dalla fine dell’800.
Potete ammirare il paesaggio e osservare tutto il piano sui Monti Lessini, la parte verso Verona e verso Vicenza e (perché no?) sorseggiare la Durella che è stata testimone durante tutte queste rivoluzioni.
Un ottima pausa per equilibrare il corpo e spirito, un invito al Ristorante Castelli Giulietta e Romeo.
Volete conoscere una cantina Durella? Il prossimo post dedico specialmente per una. Aspetto un commento e invito a conoscere di vicino questo magnifico territorio
Articolo prodotto in collaborazione con il Consorzio Tutela Vino Lessini Durello