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Le Monde in Friuli, una realtà vitivinicola da conoscere

Le Monde nasce dal costante stimolo a migliorare e migliorarsi di chi ha scelto di produrre vino per valorizzare un angolo di paradiso ancora poco conosciuto. Una storia che ricorda forse ciò che, almeno una volta nella vita, ha provato ognuno di noi, passando davanti ad una casa antica, chiedendosi quale fosse la sua storia e dalla quale sentirsi irresistibilmente attratti.

Così germoglia e cresce l’idea di Alex Maccan, imprenditore del settore dell’arredo, che ogni giorno percorrendo il tragitto da casa al lavoro, incrociava lo sguardo con un antico casolare, appartenuto ai coloni della nobile famiglia veneziana Giustinian. Una cascina affascinate, circondata da un’oasi di siepi e vigneti, immersa in quella natura che da sempre lo attrae.

Quando si presenta l’occasione, nel 2008, decide di acquistarla per fare il vino “a modo mio”. Le Monde, infatti, è già una cantina, resa famosa per aver fatto conoscere un’interpretazione del Pinot Bianco originale ma per Alex non è abbastanza. Decide così di riunire attorno a sé una squadra, anzi, una “famiglia”, composta anzitutto dalla moglie Marta, un carattere dolce ma determinato, che prende subito a cuore il progetto tanto da renderlo la sua occupazione a tempo pieno.

È questa la formula vincente che sta portando Le Monde nel mondo, con una superficie di 160 ettari, di cui 100 vitati, una produzione di 700.000 bottiglie e una suddivisione del mercato che vede l’Italia al 30% e un 70% l’estero in circa 40 Paesi dagli Stati Uniti all’Australia, dal Giappone alla Korea.
Il progetto del vino di Alex Maccan, tuttavia, è tutt’altro che finito. Nel 2021 acquista La Ponca, piccolo gioiello del Collio, azienda situata a Scriò di Dolegna del Collio. Luogo vocato alla produzione di grandi bianchi, il Collio rappresenta il simbolo del Friuli-Venezia Giulia.

Il Vigneto

Le Monde presenta una situazione pedoclimatica speciale, che lo rende un vero e proprio cru e che unisce un terreno superficiale argilloso- calcareo, ricco di calcare attivo, ad uno strato più profondo ghiaioso.

Il clima gode della protezione delle Alpi da un lato e del soffio marino dell’Adriatico dall’altro. Un mosaico di elementi che permette ai vigneti di vivere periodi di moderato stress positivo, come spiega l’agronomo Andrea Pittana. Lo stress, infatti, rappresenta una risposta della pianta ad una situazione difficile, non necessariamente negativa. E la vite, si sa, nelle condizioni di difficoltà esprime il meglio di sé.

I vigneti destinati alle Produzioni Limitate si trovano nei pressi della cantina e si estendono su circa 30 ettari dei 100 vitati totali, tutti situati nel cru Le Monde, cui si uniscono altre proprietà a Pasiano e a Brugnera, dove le caratteristiche del suolo e il clima fresco proveniente dai monti crea condizioni complementari.

Le varietà coltivate sono le autoctone Ribolla Gialla, Friulano e Refosco, cui si affiancano le internazionali Merlot, Cabernet Franc, Pinot Bianco.

Proprio quest’ultimo, considerato uno dei più nobili e difficili vitigni a bacca bianca, a Le Monde ha trovato la condizione ideale grazie al suolo ricco di calcare attivo, che previene i problemi di clorosi. Esso conferisce inoltre mineralità, complessità e struttura, determinata dalle argille.

Il Pinot Bianco Le Monde si distingue per una interpretazione che unisce potenza e freschezza, facilità di beva e sapidità, note che vanno dalla frutta come pesca e mango fino alle spezie.

Intervenire il meno possibile promuovendo il naturale equilibrio fa parte di una filosofia, dove la natura diventa “osservato speciale” dell’uomo, che la custodisce intervenendo solo quando serve, consapevoli che la vite è capace in gran parte di curare sé stessa.
Per produrre in modo rispettoso della natura Le Monde aderisce alla certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), che promuove una viticoltura “ragionata”, fatta di scelte consapevoli quotidiane. Il controllo delle infestanti è esclusivamente meccanico e la concimazione prevede solo l’utilizzo di letame, distribuito sotto fila.

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Il manto erboso tra i filari evita il dilavamento del terreno ed è rinnovato periodicamente con un prato polifita ricco di leguminose, che fornisce nutrimento alle viti e mantiene il terreno soffice. I vigneti sono circondati da siepi che ospitano una ricca microfauna capace di contrastare gli attacchi di parassiti. Infine, utilizza energia da fonti rinnovabili, riciclando anche gli scarti di potatura.
Il rispetto della natura, unito alla competenza dell’uomo, in cantina, origina vini eleganti e precisi, verticali e netti.
Una filosofia che la famiglia Maccan sta portando anche nel Collio da quando è stata acquisita La Ponca.

La Cantina

L’enologo Giovanni Ruzzene fa parte della “famiglia” Le Monde con convinzione e passione. Lavora in squadra con Andrea Pittana per fare in modo che ciò che il vigneto dà, venga preservato ed esaltato in cantina.
La scelta aziendale è produrre esclusivamente vini da monovitigno, per esprimere il potenziale di un’area ancora poco conosciuta. Pinot Bianco, Cabernet Franc, Merlot, Pinot Grigio sono alcune delle migliori espressioni varietali che si possono ritrovare nel calice.
La cantina, ricavata nell’antica casa rurale che faceva parte dei possedimenti di villa Giustinian a Portobuffolè, gioca sui contrasti di legno e acciaio mentre la bottaia esprime il calore di un luogo dove il tempo scorre lento per permettere al vino di riposare.
Per portare nel calice tanta cura, il lavoro inizia con la raccolta delle uve, che avviene manualmente per selezionare solo i grappoli migliori.

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Ogni scelta in cantina ha l’obiettivo di aggiungere o intervenire il meno possibile per offrire un vino integro e salubre. Ciò si riflette, ad esempio, nel basso contenuto di solfiti, nel rispetto della salute del consumatore.
Finita la vinificazione, Giovanni, come un direttore d’orchestra, misura ogni scelta, dosando l’uso dell’acciaio e, solo per alcuni vini, del legno, per rispettare sempre lo stile Le Monde: vini contemporanei, eleganti, freschi e profondi.

Il Pinot Bianco è il simbolo dell’azienda, da quando, già l’annata 2001, prima ancora dell’arrivo della famiglia Maccan, ricevette i massimi riconoscimenti dalla critica. Un vitigno che qui ha trovato il suo habitat perfetto, che ha portato Le Monde a pensare una selezione speciale in produzione limitata.

La Collezione Le Icone, infatti, è la linea dove l’azienda esprime le proprie scelte all’ennesima potenza. Pratum, Chardonnay in purezza, il Refosco dal Peduncolo Rosso Inaco, in onore al padre di Alex, e il Merlot .73, anno di nascita del fratello di Alex, scomparso prematuramente e Alma, riserva di Pinot Bianco il cui nome richiama le iniziali del nome di Alex e quello di Marta.

Enoturismo

Le Monde ha sede in un’antica casa colonica appartenuta alla proprietà della famiglia Giustinian di Portobuffolè, il più piccolo Comune della provincia di Treviso, considerato uno dei più bei borghi d’Italia.

A Portobuffolè ancora oggi si respira una storia che inizia con l’Antica Roma, quando era denominato Settimo sul Livenza, e che continua tra leggende di dame e cavalieri, come quelle della famiglia Da Camino, fino ad arrivare ai nobili veneziani Giustinian, nel Seicento.
La cantina ha sede proprio in una antica casa degli agricoltori al servizio della famiglia Giustinian.

Grazie ad un restauro che integra perfettamente antico e moderno, si percepisce ancora il fascino di quella nobile campagna tanto amata dalle dinastie veneziane, che qui venivano a passare le calde giornate d’estate.

Le Monde offre visite guidate che partono dai vigneti attorno alla cantina per poi entrare nei luoghi di produzione fino all’affascinante barricaia e alla splendida sala di degustazione, che offre la vista sulla natura circostante. A completare l’accoglienza è la foresteria con piscina, realizzata sempre nell’antica struttura.

Le Monde si trova a un passo da molte attrattive oltre alla città di Oderzo, a soli 15 km, che poggia sulle rovine dell’antico Castrum romano di Opitergium, o Pordenone, la principale città del Friuli occidentale, piccolo gioiello perfettamente conservato, ricco di palazzi storici affrescati e vicoli nei quali perdersi alla ricerca del tempo.

Altri Progetti

La Ponca è l’ultimo progetto intrapreso da Alex Maccan: una realtà incastonata nel cuore del Collio, regione estremamente vocata alla produzione di vini bianchi d’eccellenza. La Ponca si estende nella zona collinare intorno al comune di Scriò, tra i boschi, le Alpi Giulie e il mare e dove il delicato equilibro idrogeologico permette la coltivazione di uve di alta qualità con costanza nel tempo.

Il terreno per La Ponca è tutto, è l’inizio, è l’essenza. La sinergia tra terroir caratteristico, influenze delle vicine montagne e sbuffi favorevoli di Bora creano le condizioni ideali per i vini bianchi (e non solo) tipici del Collio, riducendo gli interventi dell’uomo. La Ponca produce: Ribolla Gialla, Friulano, Malvasia, Sauvignon, Chardonnay e Schioppettino. Questo ambizioso progetto di Alex Maccan si propone di diffondere i vini e le atmosfere uniche del Collio in Italia e all’estero.

 

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